mercoledì 30 luglio 2014
martedì 29 luglio 2014
IX Convention Azzurri ’94 a Marradi il 9 agosto Sciogliamo le ali alla libertà nelle Regioni Rosse e Nave Azzurra il 13 Settembre Rimini-Cervia-Gabicce
Conferenza Stampa Ristorante Rimini
Key IX Convention Azzurri ’94 a Marradi
il 9 agosto Sciogliamo le ali alla libertà nelle Regioni Rosse
Le Donne e gli uomini di Azzurri’94 con
Silvio Berlusconi sono già al lavoro per
Forza Italia. A livello della Regione
Emilia Romagna tutti i promotori di
Azzurri ’94 hanno dimostrato lungimiranza
politica e determinazione nel condividere lo spirito, i principi e le
idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi e di Forza
Italia e si sono impegnati ad essere un punto di riferimento per chi sa
coniugare il rinnovamento con l’antico cuore (che non significa affatto
nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare
ripresa e sviluppo. Azzurri ’94 diventa quindi un sostegno per Forza Italia,
movimento che va a configurarsi come lo avevano immaginato quelli di Azzurri
’94, in una struttura agile, flessibile e radicata sul territorio. Formata nei
suoi gangli organizzativi per lo più da fedelissimi del '94, e tanti giovani.
Tutti coloro che anche nella nostra regione nell’autunno del 2012,
sottoscrissero Il manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi hanno confermato
il loro impegno a lavorare attraverso i clubs ed il movimento politico per
Forza Italia. Oggi presentano a Rimini le loro iniziative: la nave azzurra di
sabato 13 settembre e la IX Convention di Marradi nella Romagna Toscana di
sabato 9 agosto. Questi eventi
saranno l’occasione per un
contributo di idee e di programmi per realizzare dopo quarantaquattro anni
l’alternativa al regime delle giunte rosse. Come nel 2013 saranno Rodolfo
Ridolfi il coordinatore di Azzurri ’94, già V.Presidente del Consiglio
Regionale dell’Emilia Romagna e
Gabriella Bianchi, responsabile Regionale dei Seniores di Forza Italia, ad
introdurre i lavori della prime rilevanti manifestazioni di Forza Italia, cui
parteciperanno anche, dirigenti eletti e militanti azzurri della Toscana, delle
Marche e dell’Emilia Romagna. Momenti
centrali della convention saranno gli interventi degli onorevoli Massimo
Palmizio e Stefania Fuscagni e
l’intervento telefonico dell’on Renato Brunetta presidente dei deputati di
Forza Italia. Presentando l’iniziativa,
presente anche il neo coordinatore di Forza Italia di Rimini Filippo
Giorgetti, Rodolfo Ridolfi ha
sottolineato come Forza Italia ed il
centrodestra devono tornare ad essere l’alternativa di governo democratico
credibile. L’elettorato infatti in
questi ultimi anni in Emilia Romagna, non sempre ha percepito Forza Italia come
partito di opposizione al PD e ha finito per identificarsi nella opposizione
fine a se stessa e tutta interna ad un sistema di valori e di programmi
sostanzialmente comunisti e di sinistra quali quelli rappresentati dai cinque
stelle. Ecco perché invece di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi
elettorali e dei candidati alla successione dobbiamo affermare che le vere
primarie del centro destra devono essere quelle delle idee e dei programmi
insistendo ad esempio sull’occupazione, sui servizi sanitari, sulla scuola,
sulla sicurezza non dimenticando mai di
sottolineare come nel momento di massima oppressione fiscale per le famiglie e
per le imprese sia intollerabile lo stato di favori, di esenzione fiscale e di
elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse. Prioritari sono i temi e valori come la
giustizia-giusta, l'equità fiscale ed un rinnovato e corretto rapporto con le
istituzioni nel presupposto di uno Stato che affianchi, sostenga ciascuno e non
rappresenti piuttosto un nemico da temere e dal quale doversi difendere''.
''Insomma, la strada da percorrere è quella indicata dall'intuizione di Silvio
Berlusconi sin dal '94: più società e meno Stato. In vista delle imminenti
elezioni regionali i militanti di Forza Italia
e del centro destra, devono ritrovare una forte passione civile devono
esprimere candidati capaci di parlare al cuore della gente, perché capaci di
difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra identità
culturale, civile e religiosa. Ciò che occorre sono scelte coraggiose, per realizzare istituzioni al servizio della
società civile e non delle burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante
tutto, c’è una società civile pronta ad assumersi maggiori responsabilità.
Possiamo e dobbiamo rigenerare la politica, perché abbiamo cuore e idee per
riuscirci. Gli Azzurri del ’94 sono fortemente impegnati nel tesseramento che
condurrà ai Congressi Comunali e Provinciali previsti per la fine del 2014 e
l’inizio del 2015 e nella campagna elettorale per le Elezioni Regionali. Dopo
aver partecipato alle diverse sedute della commissione dedicata alla presenza
dei Rom ed aver ascoltato i vari esponenti di comitati cittadini, dirigenti
scolastici, il Comandante della Polizia municipale, il responsabile dei servizi
sociali ed alcune associazioni, abbiamo ritenuto di dare il nostro contributo a
questo percorso presentando senza perdere tempo un ordine del giorno realizzato
in maniera corale e condivisa.
mercoledì 23 luglio 2014
DIMISSIONI DI ERRANI MOINA DEL PD O FALLIMENTO DEL REGIME PCI-PDS-DS-PD
Le dimissioni di Errani non siano
una moina tutta interna al PD ma certifichino la fine di 44 anni di
ininterrotto regime PCI-PDS-DS-PD
Il centro destra
scenda in campo con le primarie delle idee e con il cuore
Rodolfo
Ridolfi*
Le dimissioni di Errani
preannunciate il 9 luglio e che giungono oggi 23 luglio possono essere
un’importante occasione da non perdere dopo 44 anni di regime PCI-PDS-DS-PD
alla condizione che Forza Italia ed il centrodestra sappiano essere
l’alternativa di governo democratico credibile che non sempre hanno saputo
rappresentare e far percepire all’elettorato che negli ultimi anni ha finito
per identificarsi nella opposizione fine a se stessa e tutta interna ad un
sistema di valori e di programmi sostanzialmente comunisti e di sinistra quali
quelli rappresentati dai cinque stelle. Il centro destra non deve consentire
che le dimissioni di Errani possano essere rappresentate come un incidente di
percorso, quasi un occasione per la solita moina interna alla sinistra con
finte rottamazioni, illusori ricambi generazionali nuove frontiere. Le
dimissioni di Errani rappresentano al netto della vicenda giudiziaria la
certificazione del logoramento e del fallimento di un potere economico,
politico e sociale che deve lasciare, attraverso il voto, lo spazio di governo
a Forza Italia ed al centro-destra. In queste settimane ho insistito non debbono essere Nel denunciare lo stretto legame tra PCI -
PDS - DS - PD e coop rosse che chi vive nella nostra Regione può constatare
come un vero sistema di potere che piega
e condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini. Ecco perché
invece di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi elettorali e dei candidati
alla successione dobbiamo denunciare l’intero operato di quella classe
dirigente dedita al valzer delle poltrone nell'amministrazione pubblica, nel
partito e nelle coop rosse. Le vere primarie del centro destra devono essere
quelle delle idee e dei programmi insistendo ad esempio sull’occupazione, sui
servizi sanitari, sulla scuola, sulla sicurezza non dimenticando mai di sottolineare come nel momento di massima
oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato
di favori, di esenzione fiscale e di
elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse.
In vista delle imminenti
elezioni regionali i militanti di Forza Italia
e del centro destra in Emilia-Romagna, devono ritrovare una forte
passione civile devono esprimere candidati capaci di parlare al cuore della
gente, perché capaci di difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la
nostra identità culturale, civile e religiosa. Ciò che occorre è un salto di
qualità nella proposta politica capace di scelte coraggiose, di realizzare
istituzioni al servizio della società civile e non delle burocrazie che vi
lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società civile pronta ad assumersi
maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo rigenerare la politica, perché
abbiamo cuore e idee per riuscirci.
*Coordinatore di Azzurri
’94 con Silvio Berlusconi
martedì 22 luglio 2014
Matteo Renzi : Altro che rottamatore un vero e proprio promotore delle coop rosse come D’Alema Prodi e Bersani.
Rodolfo
Ridolfi*
Leggo
su “Il Giornale” Da Renzi regalo
milionario alla coop indagata: maxi appalto in Angola. La Sace affida la
costruzione di un'autostrada in Africa alla Cmc di Ravenna, la coop per cui
lavorava il compagno "G”. Scrive molto opportunamente Fosca Bincher su
“Libero” Una coop, dunque. In perfetta
scia con la tradizione comunista, Renzi "regala" alla cooperativa
guidata da Massimo Matteucci un appalto da 250 milioni di euro per la
costruzione dei 44,8 chilometri del raccordo autostradale che collegherà Luanda
alla città di Soyo. "L'operazione
- spiega la Sace, la società assicurativa di Stato che ha garantito con un
finanziamento da 164 milioni di euro - conferma il lungo impegno di Cmc in
Angola, forte di una esperienza decennale maturata nei grandi progetti
infrastrutturali in Africa subsahariana, in particolare in Mozambico.
Non
mi stupisco affatto: Le “coop rosse” a
Ravenna, sono nate e si sono sviluppate in forza dei legami con il
Pci.-Pds-Ds-Pd, sostenere che questi rapporti non esistano più è una ipocrisia
gigantesca Le cooperative “rosse” sono l’arma più militante nel settore economico
imprenditoriale e commerciale facendo del Pci, e poi del Pds, dei Ds e del Pd,
il primo partito della Regione dal 1947 ad oggi. Infatti dal 1945/47 ad oggi, è
stata ed è fortissima l’osmosi fra le cooperative rosse e le cellule del Pci
pds-ds-pd ; è sufficiente avere un modestissimo titolo di studio, e
naturalmente la tessera del partito, per entrare come lavoratore e/o impiegato
in una cooperativa di consumo, di lavoro, di trasporti, di servizi sociali
oppure negli enti locali in Hera etc.etc. A Ravenna la nascita della Cmc
(cooperativa muratori e cementisti), è emblematica perché fu un misto di
“camera del lavoro” e “ufficio di collocamento” soprattutto per dare
occupazione ai manovali, agli sterratori ed a tutti coloro che erano comunisti
senza lavoro. Nel giro di poco tempo, la Cmc cominciò a socializzare gli oneri,
sottopagando o non pagando ad esempio gli straordinari e dandone la colpa alle
imprese appaltatrici; cooperativizzò spesso il capitale dei piccoli impresari,
cui non restava altra scelta se non quella di cedere l’impresa alla
cooperativa, che si attribuiva così, agli occhi dei lavoratori, anche il merito
di salvatrice dei posti di lavoro. Nel corso della storia più recente il
Ministero del lavoro che aveva la vigilanza sulla cooperative pur in presenza
del mancato rispetto delle più elementari norme sociali, che danneggiavano i
lavoratori e gli imprenditori privati non ha mai potuto o voluto fare nulla,
bloccato dalla strumentale invocazione della “socialità”. Ricordo, a chi lo
avesse dimenticato, che anche Zaccagnini fu ministro del lavoro e che
nell’immediato dopoguerra il Pci di Ravenna aveva come segretario provinciale
l’on. Giuseppe D’Alema, padre di Massimo, che è stato per diverse legislature
vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. L’on.
Giuseppe D’Alema fu uno dei promotori della Cmc della quale poi un altro
deputato comunista, l’on.Gianni Giadresco, diventerà una specie di “ministro
degli esteri” per gli appalti di opere pubbliche che la Cmc riuscì ad ottenere
dagli anni ‘70 specialmente in Angola e in Mozambico dove c’erano come
“liberatori” i militari sovietici e cubani. Questi richiami storici ci servono
per capire come il PCI-PDS-DS-PD abbia avuto un ruolo nel mantenere quei
trattamenti fiscali privilegiati con cui le imprese cooperative (ormai in gran
parte più capitalistiche assistite e favorite che mutualistiche) fanno
concorrenza alle imprese private agricole, di costruzione, della distribuzione
e dei servizi non solo in Italia. E quando, dopo le imprese di costruzioni, di
trasporto e di distribuzione commerciale, le “coop rosse” romagnole hanno messo
le loro azioni nel campo assicurativo con l’Unipol passando alla finanza,
Fassino e D’Alema hanno favorito e difeso ovviamente questo nuovo disegno. Ci sono
vicende molto ovvie e semplici che dimostrano come a Ravenna ed in Romagna
l’identità case del popolo, Hera, coop rosse ed istituzioni sia un tutt’uno con
“Il partito”. Pensiamo a Giuliano ministro del Lavoro del Governo Renzi:
Poletti Presidente Nazionale Lega Coop da Mordano, scrive un suo amico:
“Giuliano Poletti lo conosco da una vita. Lui faceva lo speaker del gioco del
tappo e io quello del gioco dell'uccellino alla festa de l'Unità del mercato
ortofrutticolo. Stiamo parlando degli anni 1975/1976. Poi qualche anno dopo,
quando ero segretario della FGCI di Imola, sostituì alla guida del partito
Romano Bacchilega e restò ancora segretario quando tornai ad Imola nell'88.
Per
questo motivo, storia e documenti alla mano, possiamo affermare che il democristiano
Matteo Renzi è un sostenitore dello
straordinario conflitto d’interesse
rappresentato dalle coop rosse.
*Coordinatore di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi
domenica 20 luglio 2014
sabato 19 luglio 2014
Ridolfi: “Le “coop rosse”? Un devastante inquinamento degli equilibri economici e politici del Paese” intervista
Rodolfo Ridolfi |
Pubblicato il: 18 luglio, 2014 Autore: Paolo Duranti
Rodolfo Ridolfi, scrittore, storico, direttore di Free News
Online (il notiziario di Free Foundation – www.freefoundation.com), è autore di
un bellissimo libro, “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi
nell’Italia del dopoguerra” (con interventi di Vittorio Feltri e Renato
Brunetta), fondamentale per comprendere appieno un fenomeno allarmante che ha
accompagnato l’Italia per decenni, condizionandone gli aspetti sociali,
economici e … politici
di Paolo Duranti
“Ieri mi è capitato di acquistare uno zainetto, per 3 euro e
rotti, all’Ipercoop di Piazzale Lodi, a Milano. Ho letto poi sull’etichetta che
è stato prodotto in Cina, ed importato direttamente da Coop-Sesto Fiorentino.
La cosa mi ha fatto un po’ incazzare, in Cina esistono veri e propri campi di
lavori forzati, in cui sono costretti anche minori, donne e anziani. Mi domando
se la Coop nazionale si sia informata ed abbia chiesto garanzie sulle
condizioni dei lavoratori che hanno operato per il fornitore cinese. Visto che
la Cina prevede anche espulsioni di fatto tramite il sequestro dei documenti,
quindi di ogni possibilità di sostentamento e carcere per reati “d’opinione”,
oltre a discriminazioni razziali verso tibetani e minoranze mussulmane. Ho
inoltrato la mia protesta alla Coop, alle redazioni di Repubblica e del
Manifesto, e ad Amnesty International”.
A questa situazione ha contribuito anche la legislazione
farraginosa che caratterizza le cooperative?
“Una cosa sono le cooperative sociali, senz’altro meritevoli
di tutela e di misure di incoraggiamento, considerate le nobilissime finalità
che perseguono. Ma attenzione a non confondere tali sane esperienze con le
cooperative che muovono centinaia di migliaia di euro nei settori più
disparati. C’è da preoccuparsi quando realtà economicamente importanti del
mondo cooperativo, agevolate anche fiscalmente, provocano turbative del
mercato, ad esempio sostenendo finanziariamente una parte politica”.
Sta di fatto che le cooperative in Italia hanno fatto il
loro ingresso in settori economici strategici per il tessuto produttivo del
Paese.
***
venerdì 18 luglio 2014
IL CENTRO DESTRA ITALIANO O E' BERLUSCONIANO O NON E' BERLUSCONI ASSOLTO PROCESSIAMO I GOLPISTI
Comunicato IX Convention
Azzurri '94
Berlusconi assolto e ora ci risarcisce il danno
morale politico elettorale che ci hanno causato i golpisti? E adesso
Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti oscuri che hanno stravolto con
un golpe la democrazia in Italia. Questa sentenza impone di riscrivere la
storia di questi anni. Ed impone, come minimo risarcimento, la grazia subito
per Silvio Berlusconi, se esiste un po' di decenza".
In vista delle Elezioni Regionali del 2014 e del
2015 si svolge a Marradi in Provincia di Firenze, nella Romagna Toscana la IX
Convention di Azzurri'94 il movimento politico fondato nell'autunno del 2012 da
Rodolfo Ridolfi per il ritorno a Forza Italia. L'appuntamento di Marradi di
sabato 9 agosto sarà il primo contributo di idee e di programmi per realizzare
dopo quarantaquattro anni l'alternativa al regime delle giunte rosse e delle
cooperative rosse.
Nell’evento di Marradi che anticipa la nave azzurra
del 13 settembre Azzurri ’94 inizierà a valutare le modalità del suo impegno
elettorale in Forza Italia e nel Centro-Destra in occasione delle possibili
primarie di coalizione e delle elezioni regionali.
mercoledì 9 luglio 2014
Errani si dimette dopo la condanna per TERREMERSE:
L’ora dell’alternativa dopo 44 anni di regime PCI-PDS-DS-PD-Coop
Rodolfo
Ridolfi
Nel denunciare lo stretto
legame tra PCI - PDS - DS - PD e coop rosse ho rischiato in questi anni di
essere monotono e additato come visionario. Chi vive nella nostra Regione può
constatare come questo binomio politico economico rappresenti una vera cappa
del sistema condizionandolo fortemente. Le recenti azioni della magistratura
penale e amministrativa, la condanna in appello di Vasco Errani e le annunciate
dimissioni del Presidente dell’Emilia Romagna non pongono evidenziano solo i
casi più eclatanti, ma il più grande conflitto di interessi d'Italia che ha
tanti altri attori e tante altre cooperative e aziende che beneficiano di un
clima tutto particolare soprattutto nelle regioni rosse. Il dato politico è
evidente: nelle Regioni rosse si consuma da decenni il più grande conflitto di
interessi dell'Italia del dopoguerra, un vero sistema di potere che piega e
condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini. Dobbiamo rimuovere
quella cappa di oppressione che ingessa il sistema democratico della regione
Emilia-Romagna e mettere in discussione sotto l'operato di quella classe
dirigente dedita al valzer delle poltrone nell'amministrazione pubblica, nel
partito e nelle coop rosse. Dobbiamo denunciare come nel momento di massima
oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato
di esenzione fiscale e di elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop
rosse.
Così come appare un
paradosso che a guidare il ministero del Lavoro sia stato chiamato il
Presidente di Lega Coop Giuliano Poletti in evidente conflitto di interessi,
altro che Berlusconi. Oggi la buona politica avrebbe il dovere di intervenire
subito per introdurre misure perequative del mercato che riportino la
cooperazione nel suo alveo naturale. Noi di Forza Italia, non tutti per la
verità, ci siamo battuti per smascherare il conflitto di interesse e
l’intreccio non sempre trasparente e lecito fra coop rosse e istituzioni
governate dal PCI PDS DS PD. Il mio libro del 2007 Le coop Rosse il più grande
conflitto di interessi nell’Italia del dopoguerra racconta molte situazioni che
hanno visto protagoniste, in negativo, le coop rosse. Non sono quindi sorpreso
di Terremerse né delle altre vicende che vedono coinvolte le coop rosse. Su
Terremerse, faccio parlare alcuni brani
delle pag 39-40 del mio libro: “…Vasco Errani …dal 1999 presidente Ds della
Regione. Il fratello (Gianni) presidente della cooperativa agricola rossa
Terremerse è padre di Linda attuale sindaco ds di Massalombarda: Da
Massalombarda proviene anche Guido Tampieri…assessore all’agricoltura e poi
sottosegretario alle politiche agricole del Governo Prodi. Nel 2005 Terremerse
ottiene dalla Regione contributi per 2.500.000 euro ed un importante contributo
è alla firma del direttore generale dell’agricoltura per il 2006. (Sarà quello
da un milione oggetto delle attenzioni dei magistrati) Qualche conflitto
d’interesse è difficile sostenere che non esista. Ovvio, il forte intreccio
Ds-Lega Giunte rosse…. Quindi, avanti tutta, come prima e più di prima… Le
“coop rosse” sono l’arma più militante nel settore economico-imprenditoriale-
commerciale della sinistra ed hanno fatto e fanno del Pci-Pds-Ds-Pd il primo
partito della Regione. Noi rispondiamo a chi vorrebbe farci credere che le coop
rosse sono autonome dai Ds e dalla pubblica amministrazione: come mai quasi tutti i
dirigenti coop sono dirigenti attivi del
Pci-Pds-Ds-Pd.
In vista delle elezioni
regionali i militanti di Forza Italia in Emilia-Romagna, come e in tutte le
Regioni Rosse dove sono animati da una forte passione civile devono perseguire
senza incertezze un preciso impegno democratico: rendere effettiva e compiuta
la democrazia dell’alternanza e superare il monopolio politico-istituzionale
del centro-sinistra. Sappiamo di dover sacrificare molto, nel lavoro e negli
affetti, perché la speranza di rinnovamento delle istituzioni e della politica
non vada delusa. Per vincere questa sfida dovremo avere testa ed essere capaci
di parlare al cuore della gente. Dovremo essere capaci di difendere la persona,
la sua dignità, la vita umana, la nostra identità culturale, civile e
religiosa. Dovremo essere capaci di scelte coraggiose, di realizzare
istituzioni al servizio della società civile e non delle burocrazie che vi
lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società civile pronta ad assumersi
maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo rigenerare la politica, perché
abbiamo cuore e idee per riuscirci. Lasciare ai nostri figli una Regione
migliore è’ ciò che ci fa dire con orgoglio di essere “azzurri 94”, di essere
berlusconiani di Forza Italia.
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