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Rodolfo Ridolfi |
Pubblicato il: 18 luglio, 2014 Autore: Paolo Duranti
Rodolfo Ridolfi, scrittore, storico, direttore di Free News
Online (il notiziario di Free Foundation – www.freefoundation.com), è autore di
un bellissimo libro, “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi
nell’Italia del dopoguerra” (con interventi di Vittorio Feltri e Renato
Brunetta), fondamentale per comprendere appieno un fenomeno allarmante che ha
accompagnato l’Italia per decenni, condizionandone gli aspetti sociali,
economici e … politici
di Paolo Duranti
“Ieri mi è capitato di acquistare uno zainetto, per 3 euro e
rotti, all’Ipercoop di Piazzale Lodi, a Milano. Ho letto poi sull’etichetta che
è stato prodotto in Cina, ed importato direttamente da Coop-Sesto Fiorentino.
La cosa mi ha fatto un po’ incazzare, in Cina esistono veri e propri campi di
lavori forzati, in cui sono costretti anche minori, donne e anziani. Mi domando
se la Coop nazionale si sia informata ed abbia chiesto garanzie sulle
condizioni dei lavoratori che hanno operato per il fornitore cinese. Visto che
la Cina prevede anche espulsioni di fatto tramite il sequestro dei documenti,
quindi di ogni possibilità di sostentamento e carcere per reati “d’opinione”,
oltre a discriminazioni razziali verso tibetani e minoranze mussulmane. Ho
inoltrato la mia protesta alla Coop, alle redazioni di Repubblica e del
Manifesto, e ad Amnesty International”.
Così scriveva tempo fa un cliente coop evidentemente ignaro
di talune “logiche di mercato” che se messe in atto da piccoli imprenditori,
artigiani e commercianti che danno lavoro a migliaia di persone e pagano
regolarmente le tasse, l’intellighenzia del Paese si scatena provocando in
parte dell’opinione pubblica scatti di indignazione. Indignazione che però, a
quanto pare, funziona a fasi alterne: spesso dipende, infatti, dal colore della
divisa che indossa l’imprenditore.
Ad aiutarci a comprendere – attraverso un percorso ad ampio
raggio – alcune dinamiche e realtà attorno alle quali sinora si è scritto
troppo poco (e quel poco in modo non sempre limpido, diciamolo chiaramente) c’è
un bellissimo libro-denuncia pubblicato da Edizioni Libero per Free Foundation:
“Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi nell’Italia del
dopoguerra”, con interventi di Vittorio Feltri e Renato Brunetta.
Ad illustrarci lo spirito dell’opera è l’autore, Ridolfo
Ridolfi, direttore – tra l’altro – di Free News Online, il notiziario di Free
Foundation (www.freefoundation.com).
Direttore, nel libro si punta l’indice contro una situazione
anomala regnante nel mondo cooperativo. In che senso?
“Forse si tratta di un fenomeno che va ben oltre una
situazione anomala, come la descrive lei … La verità è che da decenni l’Italia
è teatro di un triste spettacolo: la commistione di interessi tra una fetta
consistente del sistema cooperativo e una parte politica ben definita. Un
rapporto “insano” che purtroppo è sfociato in un vero e proprio conflitto di
interessi”.
A questa situazione ha contribuito anche la legislazione
farraginosa che caratterizza le cooperative?
“Guardi, il riconoscimento dell’importante funzione sociale
svolta dalle cooperative nel nostro Paese è sancito direttamente nella Carta
Costituzionale, il cui articolo 45 è estremamente chiaro. Il problema però è un
altro”.
Cioè?
“Una cosa sono le cooperative sociali, senz’altro meritevoli
di tutela e di misure di incoraggiamento, considerate le nobilissime finalità
che perseguono. Ma attenzione a non confondere tali sane esperienze con le
cooperative che muovono centinaia di migliaia di euro nei settori più
disparati. C’è da preoccuparsi quando realtà economicamente importanti del
mondo cooperativo, agevolate anche fiscalmente, provocano turbative del
mercato, ad esempio sostenendo finanziariamente una parte politica”.
Nelle Sue parole è chiaro il riferimento al ruolo del
sistema cooperativo, soprattutto dell’area emiliano-romagnola, a sostegno di
certi movimenti politici della sinistra italiana …
“Da questo punto di vista, nel percorso travagliato che ha
vissuto la sinistra italiana – dal Pci al Pd – non vedo soluzioni di
continuità”.
a nuova classe dirigente del Partito Democratico riuscirà a
sovvertire la tendenza?
“Ne dubito, visto che lo stesso premier, nonchè segretario
di quel partito, non è mai stato critico nei confronti di questo sistema. Anzi,
l’ha addirittura portato al Governo …”
Si riferisce al Ministro del Lavoro e delle Politiche
Sociali, Giuliano Poletti?
“Certo”.
Sta di fatto che le cooperative in Italia hanno fatto il
loro ingresso in settori economici strategici per il tessuto produttivo del
Paese.
“E’ proprio così: dalla grande distribuzione organizzata
(Coop) al settore energetico attraverso la multiutilities (Hera) intrecciata
alle coop, alle coop costruzioni. Un efficace sistema di potere senza
sostanziali vantaggi per i clienti e consumatori. Andiamo a vedere ad esempio i
prodotti posti in vendita sugli scaffali degli ipermercati Coop: troviamo il
giocattolo cinese proprio come in numerosi altri punti vendita”.
***
Il libro “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di
interessi nell’Italia del dopoguerra” è scaricabile gratuitamente dal sito
www.freefoundation.com
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