mercoledì 23 luglio 2014

DIMISSIONI DI ERRANI MOINA DEL PD O FALLIMENTO DEL REGIME PCI-PDS-DS-PD


 

Azzurri '94

 
Le dimissioni di Errani non siano una moina tutta interna al PD ma certifichino la fine di 44 anni di ininterrotto regime PCI-PDS-DS-PD

Il centro destra scenda in campo con le primarie delle idee e con il cuore

Rodolfo Ridolfi*

Le dimissioni di Errani preannunciate il 9 luglio e che giungono oggi 23 luglio possono essere un’importante occasione da non perdere dopo 44 anni di regime PCI-PDS-DS-PD alla condizione che Forza Italia ed il centrodestra sappiano essere l’alternativa di governo democratico credibile che non sempre hanno saputo rappresentare e far percepire all’elettorato che negli ultimi anni ha finito per identificarsi nella opposizione fine a se stessa e tutta interna ad un sistema di valori e di programmi sostanzialmente comunisti e di sinistra quali quelli rappresentati dai cinque stelle. Il centro destra non deve consentire che le dimissioni di Errani possano essere rappresentate come un incidente di percorso, quasi un occasione per la solita moina interna alla sinistra con finte rottamazioni, illusori ricambi generazionali nuove frontiere. Le dimissioni di Errani rappresentano al netto della vicenda giudiziaria la certificazione del logoramento e del fallimento di un potere economico, politico e sociale che deve lasciare, attraverso il voto, lo spazio di governo a Forza Italia ed al centro-destra. In queste settimane ho insistito  non debbono essere  Nel denunciare lo stretto legame tra PCI - PDS - DS - PD e coop rosse che chi vive nella nostra Regione può constatare come  un vero sistema di potere che piega e condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini. Ecco perché invece di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi elettorali e dei candidati alla successione dobbiamo denunciare l’intero operato di quella classe dirigente dedita al valzer delle poltrone nell'amministrazione pubblica, nel partito e nelle coop rosse. Le vere primarie del centro destra devono essere quelle delle idee e dei programmi insistendo ad esempio sull’occupazione, sui servizi sanitari, sulla scuola, sulla sicurezza non dimenticando mai  di sottolineare come nel momento di massima oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato di favori,  di esenzione fiscale e di elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse.

In vista delle imminenti elezioni regionali i militanti di Forza Italia  e del centro destra in Emilia-Romagna, devono ritrovare una forte passione civile devono esprimere candidati capaci di parlare al cuore della gente, perché capaci di difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra identità culturale, civile e religiosa. Ciò che occorre è un salto di qualità nella proposta politica capace di scelte coraggiose, di realizzare istituzioni al servizio della società civile e non delle burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società civile pronta ad assumersi maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo rigenerare la politica, perché abbiamo cuore e idee per riuscirci.

*Coordinatore di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi

 
 

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