sabato 19 luglio 2014

Ridolfi: “Le “coop rosse”? Un devastante inquinamento degli equilibri economici e politici del Paese” intervista



Rodolfo Ridolfi
 
Pubblicato il: 18 luglio, 2014 Autore: Paolo Duranti
Rodolfo Ridolfi, scrittore, storico, direttore di Free News Online (il notiziario di Free Foundation – www.freefoundation.com), è autore di un bellissimo libro, “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi nell’Italia del dopoguerra” (con interventi di Vittorio Feltri e Renato Brunetta), fondamentale per comprendere appieno un fenomeno allarmante che ha accompagnato l’Italia per decenni, condizionandone gli aspetti sociali, economici e … politici
di Paolo Duranti
“Ieri mi è capitato di acquistare uno zainetto, per 3 euro e rotti, all’Ipercoop di Piazzale Lodi, a Milano. Ho letto poi sull’etichetta che è stato prodotto in Cina, ed importato direttamente da Coop-Sesto Fiorentino. La cosa mi ha fatto un po’ incazzare, in Cina esistono veri e propri campi di lavori forzati, in cui sono costretti anche minori, donne e anziani. Mi domando se la Coop nazionale si sia informata ed abbia chiesto garanzie sulle condizioni dei lavoratori che hanno operato per il fornitore cinese. Visto che la Cina prevede anche espulsioni di fatto tramite il sequestro dei documenti, quindi di ogni possibilità di sostentamento e carcere per reati “d’opinione”, oltre a discriminazioni razziali verso tibetani e minoranze mussulmane. Ho inoltrato la mia protesta alla Coop, alle redazioni di Repubblica e del Manifesto, e ad Amnesty International”.
 Così scriveva tempo fa un cliente coop evidentemente ignaro di talune “logiche di mercato” che se messe in atto da piccoli imprenditori, artigiani e commercianti che danno lavoro a migliaia di persone e pagano regolarmente le tasse, l’intellighenzia del Paese si scatena provocando in parte dell’opinione pubblica scatti di indignazione. Indignazione che però, a quanto pare, funziona a fasi alterne: spesso dipende, infatti, dal colore della divisa che indossa l’imprenditore.
 Ad aiutarci a comprendere – attraverso un percorso ad ampio raggio – alcune dinamiche e realtà attorno alle quali sinora si è scritto troppo poco (e quel poco in modo non sempre limpido, diciamolo chiaramente) c’è un bellissimo libro-denuncia pubblicato da Edizioni Libero per Free Foundation: “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi nell’Italia del dopoguerra”, con interventi di Vittorio Feltri e Renato Brunetta.
 Ad illustrarci lo spirito dell’opera è l’autore, Ridolfo Ridolfi, direttore – tra l’altro – di Free News Online, il notiziario di Free Foundation (www.freefoundation.com).
 Direttore, nel libro si punta l’indice contro una situazione anomala regnante nel mondo cooperativo. In che senso?
 “Forse si tratta di un fenomeno che va ben oltre una situazione anomala, come la descrive lei … La verità è che da decenni l’Italia è teatro di un triste spettacolo: la commistione di interessi tra una fetta consistente del sistema cooperativo e una parte politica ben definita. Un rapporto “insano” che purtroppo è sfociato in un vero e proprio conflitto di interessi”.
 
A questa situazione ha contribuito anche la legislazione farraginosa che caratterizza le cooperative?
 “Guardi, il riconoscimento dell’importante funzione sociale svolta dalle cooperative nel nostro Paese è sancito direttamente nella Carta Costituzionale, il cui articolo 45 è estremamente chiaro. Il problema però è un altro”.
 Cioè?
“Una cosa sono le cooperative sociali, senz’altro meritevoli di tutela e di misure di incoraggiamento, considerate le nobilissime finalità che perseguono. Ma attenzione a non confondere tali sane esperienze con le cooperative che muovono centinaia di migliaia di euro nei settori più disparati. C’è da preoccuparsi quando realtà economicamente importanti del mondo cooperativo, agevolate anche fiscalmente, provocano turbative del mercato, ad esempio sostenendo finanziariamente una parte politica”.
 Nelle Sue parole è chiaro il riferimento al ruolo del sistema cooperativo, soprattutto dell’area emiliano-romagnola, a sostegno di certi movimenti politici della sinistra italiana …
 “Da questo punto di vista, nel percorso travagliato che ha vissuto la sinistra italiana – dal Pci al Pd – non vedo soluzioni di continuità”.
 a nuova classe dirigente del Partito Democratico riuscirà a sovvertire la tendenza?
 “Ne dubito, visto che lo stesso premier, nonchè segretario di quel partito, non è mai stato critico nei confronti di questo sistema. Anzi, l’ha addirittura portato al Governo …”
 Si riferisce al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti?
 “Certo”.
Sta di fatto che le cooperative in Italia hanno fatto il loro ingresso in settori economici strategici per il tessuto produttivo del Paese.
 “E’ proprio così: dalla grande distribuzione organizzata (Coop) al settore energetico attraverso la multiutilities (Hera) intrecciata alle coop, alle coop costruzioni. Un efficace sistema di potere senza sostanziali vantaggi per i clienti e consumatori. Andiamo a vedere ad esempio i prodotti posti in vendita sugli scaffali degli ipermercati Coop: troviamo il giocattolo cinese proprio come in numerosi altri punti vendita”.
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 Il libro “Le Coop rosse – Il più grande conflitto di interessi nell’Italia del dopoguerra” è scaricabile gratuitamente dal sito www.freefoundation.com
 
 

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