giovedì 29 novembre 2012

AL VIA IL COORDINAMENTO REGIONALE AZZURRI '94 con Silvio Berlusconi

 
 
Azzurri del ’94 con Silvio Berlusconi

Appello Manifesto “Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi”
e Coordinamento Regionale

COMUNICATO STAMPA

Si è svolta oggi all’Hotel AC di Bologna la conferenza stampa di presentazione del Coordinamento regionale del Comitato Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi. Nel corso della conferenza è stato presentato l’appello manifesto del 9 novembre scorso, per richiamarsi all’area di rinnovamento che invase l’Europa dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, appello manifesto che ha registrato l’adesione e apprezzamento da parte di moltissimi simpatizzanti, elettori, militanti, dirigenti provenienti da Forza Italia tanto da indurre i promotori a dar vita, dopo le adesioni sui singoli territori delle nove province dell’Emilia-Romagna, Coordinamento regionale. Gli aderenti al Comitato credono ancora nell’idea di rinnovamento, svecchiamento e modernità che passa dalle tasse, alla scuola, al lavoro e all’impresa, alla valorizzazione del merito, all’autonomia della famiglia e dell’individuo, all’impegno ad aumentare la ricchezza e non a spartire meglio la miseria.

Silvio Berlusconi è stato il catalizzatore di tutte le istanze di rinnovamento e di liberazione della nostra società, che avevano sempre trovato fieri oppositori nei conservatorismi confliggenti ma convergenti della tradizione cattolica e comunista. Quando poi le due chiese si sono unite non ci sarebbe stato nulla da fare; l’unica opposizione a ciò sono stati i valori, le idee ed i programmi sostenuti da Forza Italia, come movimento politico che metteva in campo Berlusconi. I giovani si riconoscevano nell’idea di rinnovamento, svecchiamento e modernità che passava dalle tasse, alla scuola, al lavoro e l’impresa, alla valorizzazione del merito, all’autonomia della famiglia e dell’individuo, all’impegno ad aumentare la ricchezza e non a spartire meglio la miseria. Tant’è che Forza Italia era accreditata di un di un gradimento fra i giovani quasi doppio di quello dell’allora PDS. Per non parlare dell’universo femminile, sempre affascinato dal nuovo, che si recava in massa alle urne per votarci. Per noi, che siamo sostenitori di Berlusconi e informiamo la nostra azione politica allo spirito originario di Forza Italia, le indicazioni di Silvio Berlusconi sono più che sufficienti per mobilitarci a Ravenna ed in Romagna per rilanciare i valori del 1994 in occasione di tutte le scadenze politiche ed elettorali. E’ per questo che raccogliendo l’esigenza di tanti amici che non si arrendono alla consunzione della cattiva politica ed all’antipolitica dilagante promoviamo intorno ad un Manifesto-appello il “Comitato Azzurri del ’94 con Berlusconi” aperto a tutti gli elettori di centro-destra che vorranno aderirvi per rilanciare in azioni concrete i principi liberali e di economia sociale di mercato su cui è stata fondata Forza Italia. Vale la pena ricordare che tali principi non avevano trovato, prima del 1994, nessun interprete autorevole nel nostro Paese, non certo perché mancassero delle personalità di impronta e formazione liberale. Era però assente in Italia la volontà di determinare la rottura delle ideologie ottocentesche e far emergere con forza e chiarezza una necessità di modernizzazione della società e del dibattito politico. Il tutto a svantaggio della qualità complessiva dell’azione di governo e del confronto politico. La Prima Repubblica, pur con tutti suoi difetti originari e gli errori che sono stati commessi, seppe comunque esprimere donne e uomini politici degni di sedere in Parlamento e rappresentare il Popolo italiano, ma questi ad un certo punto non furono in grado di interpretare il vento del cambiamento. Quel cambiamento che Berlusconi, a differenza di altri, fece proprio e che, dopo la nascita di Forza Italia, fu un punto di riferimento per tantissimi elettori italiani. Il manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi non è un iniziativa del PDL e va al di là dei confini del Pdl è naturalmente aperto a tutti gli elettori del centro-destra. Ci rivolgiamo ai tanti amici che ci hanno chiesto se per aderire bisogna essere stati in Forza Italia precisando che basta condividere lo spirito, i principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi, di Forza Italia e del centrodestra. In questo quadro il centro destra deve fare la sua parte rinnovandosi a tutti i livelli, anche al punto di cambiare nome e simbolo. A fronte della coalizione già formata delle varie forze di sinistra è necessario marcare le ragioni dell’alternativa programmatica, politica, di valori, alla sinistra e ad un certo establishment amministrativo del tutto conservatore, perché le contraddizioni intrinseche allo schieramento di centro-sinistra sono profondissime e già visibili oggi ad occhio nudo e quindi esse possono anche esplodere in tempi imprevedibili. Una accuratissima e calzante analisi sulla riforma dell’architettura istituzionale offre l’irripetibile occasione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica nel 2013 e spazi alle nuove proposte sull’economia, che non sono certo quelle recessive di Monti, nel quadro europeo ed internazionale. Il nostro impegno vuole essere un punto di riferimento per chi sa coniugare il rinnovamento con l’antico cuore ( che non significa affatto nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare ripresa e sviluppo. Rilanciamo i nostri valori ed i nostri programmi che sono incompatibili con l’azione del Governo Monti nella speranza che il nostro elettorato valuti come la politica di Berlusconi sia l’unica risposta ad una crisi senza fine, ad un Paese bloccato che non lavora più, dove Il tasso di disoccupazione continua ad aumentare ed è oggi pari al 10,8% e crescerà ancora nel 2013, dove sono stati persi 62 mila unità di lavoro in un solo mese e 554 mila unità in 12 mesi (+24,9%). Un Paese dove per il 2012 si prevede una riduzione del Pil italiano pari al 2,3%, mentre nell’area Euro e nel mondo si registreranno valori positivi. Un governo delle sinistre provocherebbe una ulteriore insopportabile penalizzazione delle famiglie e delle imprese. Per questo è necessario diminuire drasticamente la pressione fiscale ed abolire l’IMU invertendo la disastrosa e dannosa politica recessiva del Governo Monti.

I promotori:

Coordinatore Regionale Rodolfo Ridolfi

PROVINCIA DI RAVENNA

Gian Guido Bazzoni Consigliere Regionale-Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale PDL

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

Liborio Cataliotti Capogruppo in Consiglio Comunale Reggio Emilia-Fausto Fontanesi Consigliere comunale di Gualtieri (Reggio Emilia)

PROVINCIA DI BOLOGNA

Luca Finotti Presidente Gruppo PDL in Consiglio Provinciale-Luca Govoni Bologna-Angela Labanca V. Presidente dell’Associazione “Marco Biagi” di Bologna-Adamo Longo Consigliere Comunale Imola

Provincia di RIMINI

Luigi Lega Baldini

Provincia di PIACENZA

Antonio Agogliati Sindaco di Ferriere

Provincia di PARMA

Paolo Buzzi Consigliere Comunale e Coordinatore Provinciale PDL

Provincia di MODENA

Adolfo Morandi capogruppo Pdl in Consiglio Comunale

Provincia di FERRARA

Marco Mattarelli Consigliere Comunale Cento

Provincia di FORLI’ CESENA

Gian Giacomo Pezzano

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