giovedì 18 settembre 2014

Giuliano Poletti il ministro delle coop rosse abolisca l’art.18 che i suoi compagni abolirono per i lavoratori delle cooperative nell’aprile del 2001






Rodolfo Ridolfi*
In queste settimane è ripreso un forte dibattito sull’abolizione dell’articolo 18, il ministro del lavoro è l’ex Presidente delle Coop Rosse Giuliano Poletti al quale mi piace rinfrescare la memoria sul punto. Quattordici anni orsono, infatti, quando il compagno Poletti era un dirigente delle coop rosse, con la legge 3 aprile 2001, n. 142 "Revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore" la maggioranza di sinistra aboliva l'articolo 18 per i lavoratori delle cooperative; tale legge fu fortemente voluta dal titolare del Ministero del Lavoro Cesare Salvi e fu approvata come ultimo atto della legislatura, nel pieno della campagna elettorale accompagnato dal più assoluto silenzio, nonostante riguardasse migliaia e migliaia di lavoratori. l’Art.2 della legge (diritti individuali e collettivi del socio lavoratore di cooperativa) recita : “Ai soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato si applica la legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori) con esclusione dell’articolo 18 ogni volta che venga a cessare, col rapporto di lavoro anche quello associativo”. Dov’erano gli eredi di Cofferati quando la sinistra derogava, anzi aboliva, l’articolo 18 per i lavoratori delle cooperative. Non ci fu nessun Ballarò, nessuna minaccia di di mobilitazione neppure un piccolo comunicato. D’altra parte sono note le condizioni di lavoro dei dipendenti delle organizzazioni che spesso non sono dissimili in materia di tutela ai lavoratori in nero. Ma si sa le cose fatte dalla sinistra sono il buono ed il giusto. Se le stesse cose le propone il centro-destra, come nel caso in esame diventano ispirate dal demonio. Oggi con Renzi e con il ministro delle coop rosse hanno la possibilità sia pure con un ritardo pauroso di applicare l’abolizione dell’articolo 18  a tutto il mondo del lavoro, lo facciano se non vogliono confermare di essere nonostante la propaganda e il tentativo di rifarsi una verginità i soliti odiosi protagonisti della doppia verità leninista..
 
*Coordinatore di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi


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